Bologna è un centro universitario dove da secoli convergono studenti, professori, scienziati e artisti da ogni parte del mondo. In un luogo animato da un simile fervore intellettuale, le strade e le abitazioni racchiudono curiosità e piccoli misteri creati dall’ingegno e dalla fantasia della gente che qui ha vissuto. Passeggiando lungo vie e portici potrai scoprire un teatro romano all’interno di un edificio settecentesco o scorgere delle strane frecce conficcate nelle travi di un antico androne. Vedrai pietre su cui è stato inciso uno scioglilingua latino e sculture talmente realistiche che sembrano urlare dal dolore. Ci sono musei in cui sono raccolti reperti che testimoniano secoli di ricerche scientifiche e palazzi che con le loro architetture geniali sono il segno vitale di una città che dal Medioevo a oggi non ha mai smesso di inventare e reinventarsi. Ecco allora 10 suggerimenti per vedere Bologna da una prospettiva insolita.

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    Le visite guidate degli Amici delle Vie d’Acqua e dei Sotterranei di Bologna

    Un tour nei segreti sepolti della città

    Le visite guidate degli Amici delle Vie d’Acqua e dei Sotterranei di Bologna
    • Storia
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    A Bologna ci sono cripte millenarie e rifugi antiaerei, acquedotti di età romana e un antico sistema idrico sotterraneo. Quando cammini per le vie del centro e ne ammiri le bellezze, non puoi immaginare che il sottosuolo nasconda altrettanti luoghi interessanti. Sai che è possibile vedere questi tesori? Gli Amici delle Vie d’Acqua e dei Sotterranei di Bologna organizzano dei tour guidati per scoprire i lati più nascosti e meno accessibili della città. Il calendario degli appuntamenti propone diversi itinerari, non solo sottoterra. Puoi visitare un ex manicomio del XVIII secolo oppure piccoli borghi come Bentivoglio, con il Castello, il Palazzo Rosso e il Mulino Pizzardi. Se ti piacciono i percorsi avventurosi, puoi partecipare al trekking che porta alle cisterne della Fonte della Remonda, un sistema idrico ancora in funzione. Preferisci un tour più adatto alle famiglie? Visita la Grotta del Ninfeo a Villa Guastavillani.

    Posizione: 40120 Bologna, Italia

    Telefono: +39 051 623 2255

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    Il Museo di Palazzo Poggi

    Dove arte e scienza si incontrano

    Il Museo di Palazzo Poggi
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    Palazzo Poggi è stato la sede dell’Istituto delle Scienze e delle Arti. Nelle sue sale affrescate ha ospitato fino al 1799 i laboratori scientifici, le collezioni, la biblioteca e l’osservatorio astronomico dell’istituto. Oggi questo antico centro del sapere e della scienza è stato riportato allo stato originale e permette ai visitatori di ammirare sia i bellissimi ambienti sia i reperti esposti. Gli interni sono suddivisi in sezioni di geografia, nautica, chimica, fisica e anatomia umana. Ci sono spazi dedicati all’architettura militare, alle scienze naturali e all’ostetricia. Se ti piace l’arte, troverai interessante la sala dedicata alle xilografie orientali, una tecnica diffusa in Cina e in Giappone nei secoli passati. Il Museo ospita anche una parte della Quadreria dell’Università di Bologna, una collezione di ritratti di personaggi famosi dal Medioevo al XIX secolo. Palazzo Poggi si trova poco oltre la Basilica di San Giacomo Maggiore ed è comodamente raggiungibile dal centro.

    Posizione: Via Zamboni, 33, 40126 Bologna, Italia

    Orario di apertura: da martedì a venerdì dalle 10:00 alle 16:00, sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00

    Telefono: +39 051 209 9610

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    Foto di Elena Manente (CC BY-SA 2.0) modificata

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    Una passeggiata nel Ghetto Ebraico

    Per le strade della Bologna del XVI secolo

    Una passeggiata nel Ghetto Ebraico
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    Se vuoi scoprire un angolo di Bologna che ha conservato il suo aspetto cinquecentesco, ti consigliamo di fare una passeggiata nel Ghetto Ebraico, lungo Via dell’Inferno e le stradine che la intersecano. Questa zona, riservata agli ebrei fin dal XVI secolo, era un tempo chiusa da due cancelli, all’imbocco delle attuali Via Oberdan e Via dei Giudei. La comunità fu caratterizzata da fervide attività economiche e culturali, mentre la sinagoga divenne un importante centro di studio. Tutto cessò nel 1593, quando gli ebrei furono costretti a lasciare la città perché lo Stato Pontificio aveva stabilito che nei suoi territori potevano esserci solo due ghetti, a Roma e ad Ancona. Passeggiando nel quartiere, con le volte e i portici bassi, i vicoli, i passaggi stretti e bui e le decorazioni degli edifici, puoi ancora sentire il fascino del passato e rivivere l’atmosfera di un’epoca lontana.

    Posizione: 40126 Bologna, Italia

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    Il Museo Europeo degli Studenti

    La comunità studentesca tra goliardia e impegno politico

    Il Museo Europeo degli Studenti
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    Bologna ospita la prima università del mondo occidentale. Vuoi ripercorrere otto secoli di vita accademica da una prospettiva inedita? Al Museo Europeo degli Studenti puoi scoprire le vicende della comunità studentesca e il suo rapporto con la città. Sono esposti più di 400 oggetti tra manoscritti, dipinti, sculture, manifesti e abiti di varie epoche. Installazioni video propongono film e documentari per approfondire diversi aspetti della storia e del costume. La collezione è suddivisa per aree tematiche dedicate a vari argomenti come il ruolo delle donne all’interno dell’Università, che aprì le porte alle ragazze solo sette secoli dopo la sua fondazione. Nella sezione dedicata alla cultura e al folklore portai scoprire le forme di comunicazione e le espressioni goliardiche del mondo giovanile. In una città dove l’impegno politico è sempre stato vivo, troverai anche testimonianze dei battaglioni studenteschi che parteciparono al Risorgimento, della lotta antifascista e delle proteste del ‘68.

    Posizione: Via Zamboni, 33, 40126 Bologna, Italia

    Orario di apertura: da mercoledì a venerdì dalle 10:00 alle 16:00, sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00

    Telefono: +39 051 208 8690

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    Lo scioglilingua della Chiesa di San Procolo

    La lastra di pietra con un’ostica incisione

    Lo scioglilingua della Chiesa di San Procolo
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    • Viaggi alternativi

    Come te la cavi con gli scioglilingua? Se vuoi recitarne uno in latino, vai alla Chiesa di San Procolo. È un piccolo edificio ricco di storia e aneddoti interessanti, vicino alla Chiesa di San Paolo Maggiore. La sua origine è legata a una leggenda che ha il fascino ingenuo e truculento del Medioevo. Si racconta che Procolo fosse stato decapitato sulle colline bolognesi e che la sua testa, inseguita dal resto del corpo che voleva riunirsi ad essa, sia rotolata fino al luogo dove ora sorge la chiesa, edificata a ricordo del prodigioso evento. Quando sei davanti alla facciata, vedrai la lapide su cui è inciso il gioco di parole in latino. Racconta la storia di un altro Procolo, ma il significato è un po’ oscuro: forse parla di un campanaro che venne travolto dal crollo della campana, o forse di uno studente che morì per il troppo studio.

    Posizione: Via Massimo D'Azeglio, 52, 40124 Bologna, Italia

    Orario di apertura: dalle 07:00 alle 11:00; sabato dalle 09:00 alle 11:00, domenica dalle 09:30 alle 12:00

    Telefono: +39 051 331 223

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    Foto di Lorenzov79 (CC BY-SA 3.0) modificata

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    L’urlo di pietra della Chiesa di Santa Maria della Vita

    Dove le statue sembrano gridare

    L’urlo di pietra della Chiesa di Santa Maria della Vita
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    Quando guardi il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, capisci perché Gabriele d’Annunzio abbia definito l’opera “un urlo di pietra”. L’espressione di dolore è stata resa in modo tanto realistico sui volti delle sculture che i sei personaggi in lacrime intorno al corpo di Gesù sembrano davvero gridare la loro disperazione. Per vedere questo capolavoro, devi entrare nella Chiesa di Santa Maria della Vita, nel Quartiere Quadrilatero, e guardare nella cappella a destra dell’altare maggiore. All’interno dell’edificio puoi ammirare altre opere importanti come l’affresco della Madonna della Vita, riscoperto nel 1616 e attribuito a Simone dei Crocifissi. Se la scultura ti appassiona, visita anche l’Oratorio accanto alla chiesa, dove è custodito il ciclo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi ed è ospitato il Museo della Sanità e dell'Assistenza.

    Posizione: Via Clavature, 8/10, 40124 Bologna, Italia

    Orario di apertura: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00

    Telefono: +39 051 1993 6343

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    Le tre frecce di Corte Isolani

    Tra storia e leggenda

    Le tre frecce di Corte Isolani
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    Cosa ci fanno tre frecce conficcate sulle travi di un soffitto? È la domanda che ti poni se guardi verso l’alto mentre attraversi il portico Corte Isolani. È un lungo passaggio coperto che parte dalla piazza su cui sorge il complesso delle Sette Chiese e, attraversando cortili e androni su cui si affacciano negozi, uffici e abitazioni, porta fino a Strada Maggiore. L’ingresso su questo versante è caratterizzato da un edificio romanico-gotico con un alto porticato in legno, ed è proprio qui che potrai vedere i misteriosi dardi. Il motivo per cui sono stati scoccati è avvolto nella leggenda. Si narra che un nobile, sospettando di tradimento la propria donna, assoldò degli arcieri per ucciderla. Al momento dell’agguato, la fanciulla ebbe la prontezza di togliersi le vesti e mostrarsi nuda ai sicari che, confusi, sbagliarono la mira e colpirono le travi del soffitto.

    Posizione: Strada Maggiore, 26, 40125 Bologna, Italia

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    Foto di Alessandro Siani (CC BY-SA 4.0) modificata

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    Il Teatro Anatomico

    A lezione tra statue di medici e costellazioni

    Il Teatro Anatomico
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    Il Teatro Anatomico, visitabile all’interno del Palazzo dell’Archiginnasio, non è solo un’aula per le lezioni di anatomia, ma un vero e proprio capolavoro dell’architettura. Progettato nel XVII secolo, è un anfiteatro in legno d’abete decorato con diverse statue: quelle in basso raffigurano 12 celebri medici a partire da Ippocrate, mentre in alto puoi scorgere 20 illustri anatomisti dell’Università di Bologna. Le sculture del soffitto a cassettoni rappresentano Apollo, protettore dei medici, e le costellazioni. Sul tavolo centrale l’incisore eseguiva le dissezioni dei cadaveri, mentre a sinistra e a destra della cattedra del lettore noterai due lugubri figure: sono i cosiddetti “spellati”, statue che riproducono il corpo umano senza la pelle. Nonostante i gravi danni subiti durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, l’aula è stata ricostruita alla perfezione e abbellita con le statue delle origini, ritrovate incolumi tra le rovine.

    Posizione: Piazza Galvani, 1, 40124 Bologna, Italia

    Orario di apertura: dalle 10:00 alle 18:00, sabato dalle 10:00 alle 19:00, domenica dalle 15:00 alle 19:00

    Telefono: +39 051 276 821

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    Foto di Palickap (CC BY-SA 4.0) modificata

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    Alla scoperta del Teatro Romano

    Un palazzo che racchiude antiche rovine

    Alla scoperta del Teatro Romano
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    Può sembrare strano, ma se vuoi visitare il Teatro Romano di Bologna devi entrare in un palazzo settecentesco nei pressi della Chiesa di San Paolo Maggiore. La storia di questo monumento è insolita come la sua collocazione. Venne costruito nel I secolo a.C. e fu il primo teatro in muratura dell’architettura romana, che prima di allora aveva realizzato questi edifici solo in legno. Del monumento si perse traccia sino al 1977, quando all’interno di un edificio del centro storico cominciarono i lavori di ristrutturazione per l’apertura di un grande magazzino. Gli interventi portarono alla luce i resti dell’antica struttura, che vennero recuperati e integrati nel nuovo spazio commerciale. Dopo la definitiva chiusura dei negozi, tutto fu lasciato in stato di abbandono per diversi anni, fino a quando un nuovo restauro ha reso l’ambiente accessibile al pubblico e il teatro può essere di nuovo visitato.

    Posizione: Via de' Carbonesi, 7, 40123 Bologna, Italia

    Telefono: +39 051 228 782

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    Foto di Sailko (CC BY-SA 3.0) modificata

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    Una sedia viennese nel centro città: Palazzina Majani

    L’eleganza Liberty nelle vie del centro

    Una sedia viennese nel centro città: Palazzina Majani
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    Passeggiando lungo Via Indipendenza, vedrai uno degli edifici più singolari della città. È la Palazzina Majani, un esempio di Art Nouveau costruito a forma di sedia viennese. Le colonne del portico sono le gambe, la balconata semicircolare è la seduta e la parte superiore della facciata rappresenta lo schienale. Le linee estrose, quasi rococò dell’edificio creano un bizzarro contrasto con il tessuto medievale del centro cittadino. Oggi l’edificio ospita attività commerciali, ma nei primi decenni del secolo scorso era un punto di aggregazione per la nobiltà e la borghesia bolognese. Al piano terra si trovavano un bar e il laboratorio dolciario della famiglia Majani, mentre il piano superiore era adibito a sala da ballo. Sulla balconata si esibiva l’orchestra, la cui musica si diffondeva lungo tutta la via. Il glamour di quegli anni è svanito, ma la palazzina rimane un elemento caratteristico che cattura gli sguardi dei passanti.

    Posizione: Via dell'Indipendenza, 4, 40121 Bologna, Italia

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    Foto di Francesca Monti (CC BY-SA 4.0) modificata