10 posti da leccarsi i baffi a Firenze

Se ti piace lo street food e vuoi assaggiare una specialità locale, l’appuntamento è in Piazza del Mercato Nuovo, al chiosco del Trippaio del Porcellino, un punto di riferimento storico per i buongustai, presente fin dalla metà del secolo scorso. Qui puoi trovare piatti tipici come l’insalata di trippa, ma la prelibatezza che ha reso famoso il posto è il lampredotto. È un classico della cucina fiorentina ottenuto con il quarto stomaco del vitello. Viene cotto a lungo in acqua assieme a pomodoro, cipolla, prezzemolo e sedano ed è servito in un panino dalla crosta croccante, la cui metà superiore viene bagnata nel brodo di cottura con l’aggiunta di salsa verde. Puoi anche provarlo nella variante alla puttanesca oppure con riso e cavolo. Sono sapori intensi ma ti portano nel cuore della tradizione: un’esperienza da non perdere durante la tua vacanza.

Al Cibrèo si fanno in quattro per soddisfarti: accanto al ristorante fondato nel 1979 in zona Sant’Ambrogio si sono aggiunti nel corso del tempo la trattoria, il caffè e il Ciblèo, una proposta originale che mescola sapori toscani e orientali. Ogni locale ha la sua caratteristica. La cucina del ristorante segue il ritmo delle stagioni e serve piatti di mese in mese differenti: se in primavera puoi sentire il sapore del cardo selvatico, in estate domina il pomodoro, d’autunno i fichi e d’inverno il cavolo. La trattoria presenta ricette della gastronomia fiorentina come le rigaglie, ovvero le interiora di pollo. Il Ciblèo è uno spazio intimo, con solo 16 coperti di cui 8 al bancone: qui Toscana e Giappone si incontrano per preparare ravioli e tortelli dal gusto inimitabile. Il Caffè è il posto per le brevi pause, con spuntini e golosità dolci e salate.

Quando hai voglia di mangiare una bistecca alla fiorentina, c’è una trattoria alla periferia nordoccidentale della città dove gustare un’ottima cucina locale in un posto tranquillo, fuori dalla calca del centro cittadino. Da Burde puoi anche provare il peposo, uno spezzatino cotto al forno con tanto pepe, un po’ di pomodoro e vino rosso, che da queste parti non può che essere Chianti. Sai che è un piatto di origine antica? Lo preparavano gli operai addetti alla cottura dei mattoni, che sfruttavano il calore della fornace per cuocere il muscolo tagliato a pezzetti all’interno di tegami di terracotta. La trattoria è arredata con un gusto ispirato ad una sobrietà elegante, e ti ritroverai in un classico ambiente toscano. Se ti piace accompagnare il pasto con un buon calice, la carta dei vini ha un’ottima selezione di rossi e di bianchi, e contiene indicazioni per gli abbinamenti migliori con le pietanze.

Sapevi che nella Firenze del Rinascimento avevano escogitato un sistema per la vendita del vino che sembra l’antenato degli attuali distributori automatici di bevande? Per vedere come funzionava devi andare a mangiare da Babae, un ristorante tra la Basilica di Santo Spirito e il Ponte Alla Carraia. Se guardi lungo il muro esterno del palazzo, vedrai una piccola finestrella. Si tratta di una buchetta del vino, come ce n’erano tante in città fin dal 1559, quando Cosimo de’ Medici offrì alle famiglie fiorentine che avevano vigneti in campagna l’opportunità di smerciare il prodotto senza intermediari. Pur riproponendo un'usanza del passato, questo locale tiene i piedi ben saldi nel presente, pronto allo scatto verso il futuro. Come? Con una selezione di piatti e tapas appetitosa e un'interessante offerta di bevande: fra rivisitazioni di cocktail noti e birre artigianali locali.

Se sei un amante del buon vino non lasciarti sfuggire una visita all’Osteria della Cipolla Rossa, a pochi passi dal centro storico, nel quartiere del Mercato di San Lorenzo. Qui troverai una selezione delle migliori etichette toscane, dalle più rinomate alle produzioni di nicchia, con cui accompagnare i classici della cucina. Una delle specialità della casa è la ribollita. È un piatto della tradizione contadina che in origine veniva preparato una volta alla settimana in grandi quantità e riscaldato, in padella o nel forno a legna, di giorno in giorno. È una ricetta dei mesi invernali perché gli ingredienti principali sono il cavolo nero e i fagioli. Vuoi anche un’idea per il primo? Una prelibatezza che devi assaggiare sono i pici, una pasta artigianale simile a grossi spaghetti: possono essere accompagnati da diversi condimenti, e qui potrai gustarli con pomodorini e basilico.

A poca distanza dalla Casa di Dante Alighieri si trova una paninoteca dove potrai assaggiare il lampredotto o la trippa alla fiorentina. Da' Vinattieri è rinomato anche per le zuppe e le schiacce ripiene di salumi toscani, ma sono tante le specialità che vedrai esposte sul bancone. È un posto piccolo, che può passare inosservato, ma che riserva grandi sorprese per la bontà dei prodotti e permette di fare uno spuntino gustoso ed economico. Puoi ordinare alla finestrella sulla strada e proseguire subito il tuo giro. In vetrina noterai i coccoli, un antipasto fiorentino diventato una celebrità dello street food locale. Sono bocconcini di pasta di pane che vengono fritti e possono essere accompagnati da affettati e formaggi. Li preferisci con prosciutto e stracchino, con tartufo e pecorino o con la salsiccia? Se li vuoi provare in versione dolce, falli farcire con la nutella.

Hai visitato la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero. Adesso è il momento di fare una pausa in un locale caratteristico e rifocillarsi con la cucina fiorentina. Bastano pochi passi e raggiungi la Fiaschetteria Nuvoli, dove puoi accomodarti in una sala ristorante scavata nel sottosuolo. È quella che un tempo in città chiamavano buca e che oggi acquisisce tutto il fascino degli ambienti che sanno portare indietro nel tempo. È un posto giovane e informale, con un servizio cordiale e veloce, dove è facile socializzare perché, soprattutto nelle ore di punta, i tavoli sono in condivisione. Qui puoi gustare i sapori della tradizione come la ribollita o il lampredotto o fare uno spuntino veloce con un panino e un drink. Il vino, i salumi e tutti gli ingredienti dei piatti sono rigorosamente toscani.

Ti piacciono gli ambienti in cui si respira un’aria casalinga e l’atmosfera della tradizione? Coco Lezzone, nei pressi della Basilica di Santa Trinita, è un locale più che centenario dove i piatti della gastronomia fiorentina vengono preparati su un’autentica cucina d’epoca in ghisa e mattoni, alimentata a legna. Anche il nome della trattoria è strettamente in stile toscano e riflette la goliardia cittadina: Coco, l’antico proprietario, viveva vicino alla stazione di posta dei cavalli e, per il suo odore, era stato soprannominato il Lezzone. Nel menù trovi la pappa al pomodoro, i crostini di fegatini, l’ossobuco e la tagliata fiorentina. La cantina è una delle più fornite della città, e perché non accompagnare il pasto con un vino raffinato e particolare? Puoi ordinare un rosso non pastorizzato oppure un Supertuscan, una specialità pregiata che non segue i classici disciplinari di produzione.

A due passi da Piazza della Signoria c’è un piccolo locale che fa dell’atmosfera gioviale e familiare il suo punto di forza: si tratta dell'Osteria Vini e Vecchi Sapori. La clientela è formata da gente del posto e turisti provenienti da ogni parte del mondo, in un mix caratteristico in cui si respira aria di quartiere e glamour internazionale. Puoi sentirti contemporaneamente nel cuore della tradizione fiorentina e in un ambiente multiculturale. Gli arredi sono rustici, con sedie e tavoli di legno che vengono uniti e spostati per ricreare gli spazi e sistemare gruppi e compagnie. Il menù è altrettanto caratteristico, con specialità come i paccheri con la zucca e i carciofi fritti. Le piacevoli sorprese ti accompagnano fino al dolce, con il tiramisù ai lamponi o la cheesecake alle pere. L’osteria sa essere originale anche dopo il pasto, quando viene servito un caffè preparato con la moka.

Vale la pena spingersi alla periferia sudoccidentale della città per assaggiare le specialità della Pasticceria Giorgio. Qui puoi farti coccolare a partire dalla prima colazione, quando sei avvolto dalla fragranza dei croissant appena sfornati. Le torte sono irresistibili. Sai che la schiacciata fiorentina non è salata come si potrebbe credere ma è un dolce che veniva preparato per carnevale? Oggi si gusta tutto l’anno e le sue caratteristiche principali sono la sofficità e lo spessore, non superiore ai 3 centimetri: sono due risultati che possono essere ottenuti solo attenendosi scrupolosamente alla ricetta e seguendo lunghi tempi di lavorazione. Le sorprese di Giorgio non sono solo dolci, perché qui puoi anche fermarti a pranzo, quando la cucina propone primi e secondi piatti di pesce con tanta tradizione e un pizzico di fantasia. Se arrivi la sera, fatti stuzzicare dalle golosità servite per l’aperitivo con formula l’happy hour.