10 locali con le specialità della cucina romana

Quando passi davanti alla Trattoria da Fortunata e vedi dietro la vetrina una signora che fa la pasta a mano, non potrai resistere alla tentazione di entrare e mangiare un bel piatto di fettuccine. Il locale è a due passi da Piazza Navona, una posizione strategica da raggiungere al primo attacco di fame quando visiti il centro storico. Quando siedi al tavolo, devi solo scegliere l’abbinamento tra il tuo tipo di pasta preferito e il condimento. Vuoi strozzapreti, tagliolini, gnocchi, sciavatelli o ravioli? Li preferisci all’amatriciana, al sugo di coda alla vaccinara o con guanciale e pecorino? Se non sai deciderti, chiedi consiglio alla casa. Nel menù noterai anche la pasta alla gricia, un’occasione imperdibile per assaggiare questa specialità romana. È considerata l’antenata dell’amatriciana e deriva dalla ricetta del cacio e pepe cui i pastori aggiungevano strutto e guanciale.

Il concetto alla base di questo ristorante del quartiere Ostiense è semplice: seguire la stagione, selezionare materie prime di qualità e favorire una filiera corta acquistando direttamente dal produttore. I fornitori vengono scelti in base ai metodi di lavorazione, con particolare attenzione ai piccoli allevatori e agli agricoltori. Il locale è essenziale e informale, perché qui l’attenzione è posta unicamente sui sapori e sulla genuinità degli ingredienti. La cucina propone le ricette della gastronomia romana, con piatti schietti e autentici. Qualche esempio? Prova il padellotto alla macellara con frattaglie di pollo e patate, oppure la pancia di maiale o la guancia con misticanza. Tra i dolci attira l’attenzione la crostata di ricotta e visciole, piccoli frutti rossi simili alle ciliegie. Nella Carta dei Vini troverai etichette di aziende biologiche e biodinamiche.

Se preferisci i sapori di mare a quelli di terra, raggiungi il Quartiere Africano e prova la cucina di Mamma Angelina. Ai fornelli c’è proprio lei, la signora che ha dato il nome al locale. Anche i dolci sono fatti in casa, come le crostate con le mele cotogne o ricotta e cioccolato. È un ristorante che non bada alle formalità, dove il menù viene proposto a voce e la domenica ci sono i piatti delle feste. La Carta dei Vini rivela una grande attenzione nell’allestimento della cantina, e il personale sa consigliare l’abbinamento migliore. Vuoi qualche idea per il menù? Insalata di seppie e asparagi come antipasto e poi maltagliati allo zafferano con ragù di gamberi e broccolo. Di secondo, ovviamente, c’è il pesce fresco, cotto al forno o passato alla griglia.

Non è un caso se la pizza di Nuovo Mondo è conosciuta come una delle migliori di Roma. L’impasto è basso e croccante come nella migliore tradizione capitolina, gli ingredienti come la salsiccia e il pomodoro Pachino sono semplici e genuini e il rapporto qualità-prezzo è strabiliante. Il forno, non serve dirlo, è rigorosamente a legna. Non ti aspettare però un locale alla moda o un ristorante di lusso, l’ambiente di Nuovo Mondo è genuino e autentico come il quartiere che lo ospita e i suoi abitanti. Se alla pizza preferisci le specialità romanesche, inizia con i fritti della casa, come i fiori di zucca con alici e mozzarella, prosegui con i rigatoni al sugo di coda o una bella carbonara e concludi in bellezza con la torta ricotta, pere e cioccolato. Tutti i dolci, anche il profiterol, sono fatti in casa!

Come avrai intuito dal nome, la specialità di questo locale del Quarticciolo, alla periferia orientale della città, è la quaglia, entrata nel menù per una storia curiosa che risale agli anni ‘60 del secolo scorso. L’osteria era stata appena aperta dai nonni degli attuali gestori e molti avventori barattavano, in cambio di vino, le quaglie cacciate nelle campagne circostanti. Oggi i volatili vengono fatti marinare nell’aceto bianco, cotti al forno e serviti con olive, funghi champignon e bruschetta di ciriola, un tipico pane romano. Il bello è che puoi scegliere la porzione che preferisci, con una quaglia oppure due e perfino tre quaglie, a seconda del tuo appetito. Se preferisci un piatto classico troverai un menù vario di specialità locali, dall’amatriciana ai fagioli con le cotiche. Come antipasto, assaggia i supplì: sono artigianali e fritti al momento in olio extravergine di oliva, per garantirne freschezza e genuinità.

Nel cuore del Ghetto Ebraico puoi rifocillarti con la cucina tipica di Catinari, un locale dove la professionalità si unisce al calore di un ambiente familiare. Se vuoi un consiglio, prova i tonnarelli cacio e pepe, che sono la specialità della casa, oppure i rigatoni con pajata, ossia la trippa, uno dei piatti più tipici della capitale, dal gusto forte e deciso. Le interiora degli animali sono un ingrediente comune sulle tavole capitoline. Le porzioni sono abbondanti e l'eccellente vino della casa non ha nulla da invidiare alle cantine più nobili. Se fai scorrere il dito lungo il menù, troverai un classico del Ghetto Ebraico: il carciofo alla giudìa, ossia un carciofo mammola tagliato e fritto secondo un metodo particolare, che rende le foglie molto croccanti e gustose. Una delizia da leccarsi i baffi… e le dita!

Se ti piacciono i locali con arredi semplici, dove le pareti sono ricoperte da fotografie che raccontano la storia del costume e dei tempi passati, scegli Da Bucatino per un pranzo o una cena. Il menù è vario e caratterizzato dai piatti della cucina romana, come ti aspetti di trovare nel cuore di Testaccio. Per primo puoi assaggiare la minestra di pasta e ceci, risotto alla crema di scampi e altre golosità. I secondi propongono carne cotta al forno, come il maialino o il vitello con patate, oppure in padella, come il coniglio alla cacciatora o il pollo alla romana. Se ti tentano le specialità alla griglia, puoi ordinare un filetto di manzo o l’abbacchio a scottadito. Vengono anche serviti secondi di pesce. Un’idea? Puoi provare il rombo o l’orata, il baccalà ai ferri o il merluzzo alla diavola.

All’Osteria Fratelli Mori la buona cucina si sposa anche con la poesia romanesca, grande passione dei proprietari. Il locale si trova al Testaccio, un quartiere che ha mantenuto vivo il suo spirito popolare: per le strade si respira l’aria della vecchia Roma e sembra di fare un salto indietro nel tempo. Le pareti bianche del locale sono state messe a disposizione di un gruppo di poeti di strada che hanno scritto e inciso le loro composizioni inedite. I piatti sono quelli classici, dalla carbonara alle polpette di bollito, ma si può anche mangiare la pizza, con impasto a lievitazione naturale di 48 ore e cotta in forno a legna. Ricordati di tenere uno spazio per il dolce: torte e crostate vengono preparate in casa da mamma Giuliana, mentre a papà Ambrogio si deve la ricetta della ricotta con arancio candito e pistacchio caramellato.

Il ristorante Matricianella si trova in una delle zone più belle di Roma, tra Piazza di Spagna, l’Ara Pacis e Montecitorio. Il nome è tutto un programma, incentrato, va da sé, sui classici intramontabili della gastronomia romana. Ogni giorno della settimana viene proposto un piatto particolare: martedì e venerdì sono dedicati al baccalà, mentre il sabato è il momento della trippa. Per gli gnocchi, il consiglio è di andarci di giovedì. Se per te è importante abbinare alle pietanze un vino che ne esalti il sapore, la cantina della Matricianella ti propone una scelta tra quasi mille etichette. Ti sembrano tantissime? Chiedi a un esperto, in sala sono presenti dei sommelier professionali che sapranno consigliarti. La Carta dei Vini dà grande spazio alle proposte del territorio laziale, ma non dimentica le eccellenze delle altre regioni.

Terrazza, cortile esterno o sale interne? Da Flavio al Velavevodetto puoi scegliere l’ambiente che preferisci per un pranzo all’aria aperta o una cena suggestiva in taverna, sotto le volte a botte e gli archi in pietra. Nel menù trovi la gastronomia tipica della capitale come la coda alla vaccinara, che sarebbe la coda di bovino stufata, condita con verdure e sugo di pomodoro. Al momento di ordinare ricordati che lo chef del ristorante è conosciuto come il Re della Carbonara, per cui la scelta del primo è quasi obbligata, anche se altrettanto invitanti sono gli gnocchi con sugo di involtini o le fettuccine alla vignarola, ovvero con fave, piselli, carciofi, guanciale, lattuga e pecorino. Anche al momento del dolce sarai tentato da diverse delizie e non sarà facile scegliere tra tiramisù al bicchiere, ciambelline al vino, fondente al cioccolato o crostata.