L'hotel è "dove il signore ha perso le scarpe". A meno che non dobbiate fare qualcosa a Camden Town, evitatelo. Se avete intenzione di visitare il centro, stare lì vi farà perdere un sacco di tempo e tornare in hotel a riposarsi a metà giornata significherà non arrivare a fare più nulla. Ci vogliono almeno quindici minuti a piedi a passo spedito e senza pesi per arrivare alla stazione più vicina, Chalk Farm, e anche al primo negozio o bar in cui trovare i beni di prima necessità. E se quei quindici minuti li fate sotto la pioggia tutt'altro che leggera di agosto e con un vento contrario, sembrano molti ma molti di più! Gli autobus? Ah sì, forse in una settimana ne abbiamo visto passare uno o due. La zona è carina solo se si ama bere la sera e se non si arriva a cenare per le 20, fine dei giochi, solo birra e MacDonald's (ma tanto si smaltisce poi camminando di nuovo verso l'albergo per circa mezz'oretta, che se devi farla di corsa per evitare ubriaconi non è il massimo. Di buono ci sono i taxi che passano in continuazione, ma costano)... L'unica cosa degna di nota è Primrose Hill, relativamente vicina all'hotel. Le camere che avevamo noi al quarto piano hanno le finestre, è vero. Purtroppo però erano quasi sigillate, si potevano aprire appena e provocavano un caldo assurdo quando c'era il sole. Quando pioveva, però, facevano entrare spifferi. La luce lascia a desiderare, le stanze sono buie e vecchissime. Le poltrone avevano macchie centennali, sebbene decentemente pulite.