La struttura è decadente! La stanza che ci hanno assegnato era piena di polvere (sono allergica) e con un condizionatore che immetteva nell’aria un odore nauseante di muffa. Dispenser per la doccia da 250 mL, anziché monouso. Cuscini ornamentali sbavati (si spera) e sporchi. Personale alla reception inesistente (eccetto Jean Paul) e maleducato. Piatto doccia sporco. Il pavimento del bagno presentava dossi nel rivestimento, per cui si inciampava e il mio compagno, inciampando, si è ferito il braccio dx sulla maniglia acuminata (un rasoio) riportando una ferita lacero/contusa di 20 cm sul braccio dx. Direttore inesistente, sia per il cambio della stanza che per l’incidente! Scarsa qualità del cibo, una mensa aziendale è meglio! Anche al ristorante il pavimento era quotidianamente unto! Il giorno di Ferragosto ho assistito ad uno spettacolo macabro: maialini da latte impalati a coppie, con i musetti vicini, impalati su spiedi piantati all’ingresso del ristorante, tagliati a metà, quale offerta sacrificale ai turisti, reminescent del secolo scorso! Scena che ricordava le leggende sul Principe Vlad l’Impalatore, a cui si ispirò Stoker per Dracula oppure dal film di Kubrick “Spartacus”. Dopo “un sogno in affitto” di Paola Marella, in cui sono mostrate le bellissime ville della Sardegna quale cornice per vacanze da sogno, potrei definirlo “un incubo a caro prezzo”, dove il peggio della Sardegna è riassunto in un’unica location: Hotel Village Chia Laguna, documentato da foto!