Direi che per descrivere questo albergo mi viene solo una similitudine: avete presente quando vedete sui social quella persona un po' avanti con gli anni che sembra che se li porti bene ma quando la vedete dal vivo, vi rendete conto che ha usato più filtri della D'Urso? ecco questo è il Diplomat: un albergo che un giorno forse aveva un prestigio e ora vive di ricordi. Appena si entra si respira un aria trasandata dei bei tempi con allestimenti tipici del secolo scorso. ma fosse questo l'unico problema, uno potrebbe soprassedere. ti rendi conto della decadenza, non appena entri in camera: piccolissima e con un bagno cieco senza ventola. a disposizione ti danno, dentro una "bellissima" ciotolina rigorosamente di plastica, che fa pendant con i bicchieri di plastica, due scarni saponi in plastica e una cuffietta. il phon è appoggiato su uno sgabello che ha visto giorni migliori; l'unica cosa che si salva, è la vista parziale del mare, almeno quello! siamo stati tre notti per un evento e per tre notti non ho dormito! la stanza non è insonorizzata e i vicini hanno pensato bene di intavolare una conversazione alle 3 di notte e di spostare sedie per non si sa quale ragione, tutte le notti! stendiamo un velo pietoso sulla colazione: nessuna etichetta esposta per gli allergeni, angolo vegan tanto acclamato consisteva in qualche semino e una zuppa di non si sa cosa, no comment i due DUE cornetti che erano di cartone evidentemente facevano parte dell'allestimento insieme ai biscottini.