Tutto sommato una bella esperienza. Hotel gradevole anche se il personale (come sovente accade in paesi arabi e/o sudamericani) come numero è sproporzionato, almeno secondo i nostri canoni. In pratica in quattro giorni non abbiamo mai avuto il piacere di vedere la stessa persona alla reception. Idem per la sala colazioni. Ne sconta quel, sia pur minimo, contatto personale, nel senso che con ciascuno ti tocca ripetere il discorso del giorno precedente. Comunque gente disponibile, anche se forse in taluni casi con una ostentata professionalità (non necessaria) che potrebbe a qualcuno far risultare "freddo" il contatto. Strana sensazione per gli arabi e palestinesi, notoriamente accoglienti e disponibili. Ottimo invece l'approccio linguistico. Di qualunque estrazione sociale (dal manager al più umile venditore per strada) tutti si arrangiano bene con l'inglese. Palpabile la profonda e radicata antipatia reciproca tra isrealiani (gentilissimi comunque a loro volta) e arabi palestinesi. Non serve assistere alle purtroppo frequenti agitazioni improvvise, per rendersi conto che il problema della convivenza è ben al di là dall'essere risolto. Come turista non rischi nulla. Di volta in volta o gli arabi o gli israeliani ti avvertono che in quel posto "oggi" è meglio non andare. Il tutto con la massima gentilezza, dopotutto tu sei un "ospite" (aggiungo gradito) e quello non ti riguarda.